Ormai è chiaro quanto sia vantaggioso avere un’abitazione ad alta efficienza energetica e a zero impatto ambientale; le motivazioni per fare un simile investimento sono indubbiamente etiche e di salvaguardia rispetto al mondo nel quale viviamo (un gesto lodevole in questo preciso momento storico), ma sono anche redditizie poiché l’immobile acquisisce un valore molto più alto, potendo inoltre risparmiare sulla manutenzione e sulle spese di gestione.
Lo Stato ha infatti concesso un grosso incentivo per aiutarci a percorrere questa strada: è finalmente in vigore il Super Bonus 110%.
Ma facciamo un po’ di chiarezza sulle clausole e i vincoli che compongono il decreto-legge.
QUALI INTERVENTI POSSO FARE PER GODERE DEL SUPERBONUS?
INTERVENTI MASTER (TRAINANTI) | ||
1. Isolamento Termico | ||
2. Interventi Antisismici | ||
3. Sostituzione impianto di climatizzazione |
INTERVENTI SLAVE (TRAINATI) |
1. Efficientamento energetico |
2. Installazione Impianti Fotovoltaici |
3. Colonnine ricarica veicoli elettrici |
4. Installazione di sistemi di accumulo |
IL SUPERBONUS 110% è VALIDO PER LE SPESE RELATIVE AGLI INTERVENTI EFFETTUATI DOVE?
- Condominio (per le parti comuni dell’edificio)
- Unità immobiliari site all’interno di edifici pluri-familiari (purché siano indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno)
- Edifici composti da una unità immobiliare
- Edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari
- Edifici composti da più di 8 unità immobiliari
CHI PUò USUFRUIRE DEL SUPERBONUS 110%?
- Condòmini
- Persone fisiche proprietarie di immobili (per interventi su un numero massimo di 2 unità immobiliari)
- IACP (Istituti Autonomi Case Popolari)
- Cooperative di abitazione
- Organizzazioni sociali non lucrative
- Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (lavori destinati a soli immobili o parti di essi adibiti a spogliatoi)
- Comunità energetiche fino a 200 W
COME SI ACCEDE AL SUPERBONUS 110%
Utilizzo diretto | Cessione del credito d’imposta | Sconto in Fattura |
Il beneficiario paga il fornitore e mantiene le titolarità della detrazione fiscale per le spese sostenute, da fruire direttamente in 5 quote di pari importo, nei 5 anni successivi. | La detrazione fiscale del beneficiario si trasforma in credito d’imposta per terzi: il beneficiario paga il fornitore cedendo il credito di imposta corrispondente alla detrazione di cui ha titolo (con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti). | Il beneficiario ottiene uno sconto sul valore del corrispettivo dovuto, fino ad un massimo del corrispettivo stesso, come anticipo del fornitore che ha effettuato gli interventi. Il fornitore lo recupera sotto forma di credito d’imposta pari alla detrazione e può cederlo a terzi. |
Per i massimali e i tetti di spesa degli interventi vi invitiamo a consultare il nostro precedente articolo.