Sicuramente negli ultimi mesi avrete sentito molto parlare dell’Ecobonus al 110%, avrete letto diverse informazioni a riguardo e vi sarà subito saltata all’attenzione la frase “… tanto paga lo stato!”.
Ecco, oggi siamo qui per spiegarvi diversi aspetti complessi che fanno parte del nuovo Decreto Rilancio e a cui voi, potenziali acquirenti di impianti fotovoltaici o altro, dovreste porre attenzione.
Partiamo dal punto per noi più importante: l’impianto fotovoltaico da solo NON può godere della super detrazione, neanche se dotato di batterie d’accumulo.
La cessione del credito fa gola, ma non tutte le imprese sono disposte a farsene carico: banche e istituti finanziari stanno ancora aspettando direttive più chiare dall’agenzia delle entrate, per cui ad oggi non sanno ancora confermare.
Per rientrare nel decreto Ecobonus, ed usufruire della detrazione fiscale del 110%, è necessario che gli interventi programmati portino ad un miglioramento della classe energetica di almeno 2 lettere. Sarà pertanto necessaria la redazione di una APE (attestato di prestazione energetica) dello stato attuale e la valutazione, da parte di un certificatore, che le opere portino al miglioramento richiesto.
Ricordatevi sempre che la spinta ad aderire a questo bonus, deve essere una spinta etica e ragionata.
Il fotovoltaico ha un senso di esistere che va ben oltre il super bonus, questo non va dimenticato e non deve passare in secondo piano. Informatevi bene sugli impianti ecologici, sulle soluzioni da abbinare e sui benefici che possono apportare alle vostre vite e alle vostre abitazioni.
Ma veniamo al decreto e ai suoi dettami.
Martedi 19 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Rilancio (D.L. n. 34 del 2020), che contiene anche il potenziamento dell’Ecobonus al 110%, la cessione dei crediti fiscali da detrazione e lo sconto in fattura.
Super-ecobonus (110%) cos’è e a chi spetta?
Il provvedimento prevede una serie di interventi principali (MASTER), che danno diritto alla super detrazione del 110% (in 5 anni) e che sono veicoli per ulteriori interventi (i cosiddetti SLAVE).
Il beneficio vale per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021.
Gli interventi MASTER sono:
- CAPPOTTO: interventi di isolamento termico di almeno il 25% della superficie opache di involucri di edifici
2. CENTRALIZZATO: sostituzione di generatori di calore con impianti centralizzati a pompa di calore (anche ibridi) o a condensazione in condomini
3. UNIFAMILIARE: sostituzione del generatore di calore con pompa di calore (anche ibrida) in edifici unifamiliari
4. SISMABONUS: interventi di cui all’articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013.
Gli interventi SLAVE invece sono:
- IMPIANTI FOTOVOLTAICI: con limite di spesa di 48.000€ e con limite di 2.400 €/kWp (oppure 1.600 €/kWp nel caso di «ristrutturazione edilizia» o altri interventi di manutenzione)
2. SISTEMI DI ACCUMULO: se realizzati congiuntamente o in seguito agli impianti fotovoltaici sopra nominati, sempre nello stesso limite di spesa e con un limite di 1.000 €/kWh
3. ALTRI INTERVENTI: di efficientamento energetico di cui all’art. 14 del D.L. n. 63 del 2013
4. COLONNINA PER RICARICA AUTO: negli edifici
Nel caso in cui gli interventi SLAVE siano realizzati congiuntamente ad almeno un intervento MASTER (non in abbinamento sismabonus), anch’essi acquisiscono il vantaggio della detrazione 110% ripartita in 5 anni.
Cessione del credito e sconto in fattura: cosa sono e a chi spettano?
Per molti degli interventi con spese sostenute negli anni 2020 e 2021, che consentono di ottenere una detrazione fiscale (come per esempio l’installazione del solo impianto fotovoltaico, la pompa di calore per acqua calda sanitaria, l’installazione di colonnine), oppure gli interventi che danno diritto alla Super detrazione del 110%, è prevista la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Quindi, si prospettano due possibilità:
- anziché detrarre la spesa sostenuta, chi effettua l’intervento può ottenere uno sconto sul corrispettivo dovuto, che sarà anticipato dal fornitore, il quale potrà a sua volta cederlo ad altri soggetti, comprese banche o altri intermediari finanziari.
- i beneficiari dell’intervento potranno cedere il credito d’imposta equivalente al valore della detrazione spettante ad altri soggetti, comprese banche o altri intermediari finanziari.
Quelli sopra elencati sono gli aspetti principali del Decreto, ma che a nostro avviso bastano a far comprendere la complessità degli interventi richiesti e la burocrazia che ne consegue; per non parlare delle tempistiche lente che attendono i decreti attuativi e che al momento stanno bloccando il mercato in maniera importante.
Vi chiediamo pertanto di non limitarvi a leggere quei titoli ingannevoli tipo il “… tanto paga lo stato!”, perché ci sono complesse informazioni importanti che seguono la possibilità di effettuare tali interventi gratuitamente o con semplicità.
Il Decreto Ecobonus è potenzialmente un grosso vantaggio per apporre migliorie alla propria abitazione e per compiere passi importanti a favore dell’ambiente, ma la nostra speranza è che il motore sia attivato quanto prima e che possa, eventualmente, semplificarne alcuni aspetti.